Le cantine siciliane e lo scenario del dopo Covid-19.

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Paesaggio cantina siciliana covid19
Paesaggio cantina siciliana

Di cosa avremo bisogno noi winelovers dopo la pandemia?

Ogni crisi, per quanto terribile, è pur sempre una svolta, un suggerimento di cambiamento.  Questa pandemia ci aiuta a mettere in discussione la “vita di prima”. Ci fa desiderare una società migliore:  solidale, responsabile, ecologica. Stare chiusi in casa ha generato il bisogno ancor più forte di coltivare uno stile di vita che renda autentico e profondo il nostro legame con la Madre Terra.

Quando usciremo dalle nostre case sentiremo il bisogno di passeggiare, di respirare aria a pieni polmoni e di bombardare i nostri sensi con mille stimoli e sensazioni “naturali”.  

È vero lo schermo ci ha aiutati a superare questo difficile momento storico, ma nessun viaggio virtuale, per quanto ben fatto e virtuosamente trasmesso in Ultra HD, potrà mai sostituirsi al piacere di accarezzare una foglia, odorare la terra bagnata di rugiada e sentire al palato i suoi frutti.

In questi giorni ho virtualmente visitato splendide cantine e immensi vigneti italiani ed esteri e ciò ha generato in me il desiderio di viaggiare, ma soprattutto il ricordo dei posti splendidi visitati nella mia Sicilia.

Mi sono venuti in mente, accompagnati da profonda nostalgia e da un forte sentimento di amore per la mia terra, i vigneti, le cantine, i wine resort che ho “vissuto”. Luoghi unici in grado di creare quel senso di unità hegeliana in cui, grazie allo speculativo “togliere e conservare”, vivevo oasi di vita serena risolvendo tutte le tesi e inevitabili antitesi dello stressante vivere quotidiano.

Nei vigneti, negli uliveti e nella tranquillità che essi sapevano infondere vi era “armonia”. 

In quei momenti la mia visione della vita godeva delle certezze di una Ragione Assoluta presente nella natura, nell’arte, nella storia, nella vita e di fiducia in quel Tutto che è Positività!

Poi la recente pagina di storia, a noi tutti tristemente nota, ha talvolta reso la visione degli arcobaleni non sempre colorata.

Ma dopo mesi permeati di angoscia, tristezza e incertezze, oggi sento che Madre Terra potrà nuovamente cullarmi con una nenia rassicurante e nello stesso tempo vigorosa, simile a quel dolce e confortevole calore che un calice di vino regalava all’anima, mentre il mio corpo sedeva su un muretto a secco tra filari e paesaggi mozzafiato. 

Voglio rivivere questa percezione sincretica…voglio ancora l’Unità tra Soggetto (la mia mente)  e Oggetto (la natura) nello Spirito (la Razionalità).

In questa razionalità e positività voglio ancora credere!

Abbiamo solo bisogno di creare un nuovo rapporto di armonia tra noi e il mondo che ci circonda. 

Abbiamo il dovere di esprimere la nostra progettualità valorizzando la Natura e Noi stessi e portando avanti progetti che abbiano come # principale la parola  RISPETTO.

Sono sicura, cari winelovers, che presto andremo nuovamente per cantine e wine resort e tutto avrà più gusto. 

È vero rispetteremo misure di sicurezza e distanziamento sociale, che ci faranno ancora sentire infinitamente piccoli e vulnerabili, ma è altrettanto vero che dinanzi all’immensità della Natura ci sarà data la possibilità di ritrovare noi stessi. Di riscoprire quella forza del cuore capace di liberarci dal divertissement, che in epoca pre pandemica ci ha realmente tenuto in prigionia, e di individuare nel pensiero la nostra dignità ricordando che “lavorare a ben pensare è il principio della morale». (B.Pascal)

In sintesi, rimango hegeliana perché voglio considerare il negativo che abbiamo vissuto come motore di un divenire sicuramente migliore. A presto! 

Palmento cantina siciliana covid-19

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