VISITA NELLA CANTINA DUCA DI SALAPARUTA DI CASTELDACCIA A PALERMO

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Duca di Salaparuta

La nuovissima Cantina Duca di Salaparuta di Casteldaccia (PA), riaperta al pubblico nel 2017, si presenta subito elegante nella sua bianca e moderna struttura ricca di vetrate che lasciano scorgere la grande sala di degustazione e la moderna enoteca. In quest’ultima tra i vini siciliani Duca di Salaparuta, Corvo e Florio, tra eccellenze dell’artigianato e prodotti tipici isolani, si attende la guida per iniziare il viaggio in un passato dalla lunga e affascinante tradizione centenaria. 

La guida di Winery Tasting Sicily è la preparata e simpatica Francesca Picone, da oltre trent’anni nell’azienda, che presenta la famiglia Alliata con l’idea di Giuseppe, Principe di Villafranca, principe del Sacro Romano Impero e Duca di Salaparuta, di vinificare in proprio le uve provenienti dai suoi possedimenti a Casteldaccia e produrre un vino alla francese: il CORVO BIANCO!  Primo vino imbottigliato in Sicilia nel 1824 a cui seguì il CORVO ROSSO inizialmente prodotti per allietare feste nobiliari e in seguito, grazie alle doti manageriali del figlio Edoardo, fondatore dell’azienda di famiglia, commercializzati. Già nel 1868 la produzione di Corvo tocca le 100 mila bottiglie, vendute in Sicilia e Italia, ma anche in U.S.A., Sud America e Australia. Ma è soprattutto al giovane e raffinato Duca Enrico, nipote di Edoardo, che si deve la ricerca del nuovo e dell’eccellenza. Amante della cultura e forte di una personale filosofia di vita, oltre che esperto enologo, Enrico creò con amore nuovi vini (come ALA il liquorvino pensato come miglior abbinamento al cioccolato che la moglie Sonia tanto amava) e con arguzia e passione guidò l’azienda in un crescendo di notorietà ed etichette. La figlia Topazia, eclettica moglie di Fosco Maraini e madre di Dacia Maraini, apprezzata pittrice amica di Guttuso, donna forte che insieme alla famiglia venne internata in un campo di prigionia pur di non aderire alla Repubblica Sociale Italiana, continuò con onore l’impegno del padre Enrico e nel 1959 nasce l’intramontabile COLOMBA PLATINO, un bianco superiore, un Insolia in purezza, delicato e raffinato. Purtroppo la Sicilia del dopoguerra vive drammatici momenti economici e nonostante Topazia faccia di tutto per risollevare le sorti dell’azienda è nel 1961 costretta a venderla alla SOFIS, poi ESPI (Ente per lo Sviluppo e la Promozione Industriale) che con l’intervento della Regione Sicilia, soprattutto negli anni ottanta, registra una vistosa crescita della produzione e delle esportazioni. Negli anni ’90 l’azienda produce tre linee: la linea classica (Corvo Bianco, Corvo Rosso, Corvo Rosato e Novello), la linea moderna (Colomba Platino, Terra d’Agala), la linea riserve (Duca Enrico e Bianca di Valguarnera) e vengono acquistate le cantine di vinificazione di Aspra, tra le prime in Italia dotate di un avanzato sistema di controllo delle temperature dove oggi si realizzano tutti i controlli di qualità del terreno, delle uve, del vino. Nel maggio 2001 la società Illva Saronno Holding S.p.A. proprietaria di grandi marchi del settore Spirits e Food, acquista la storica azienda di Casteldaccia attraverso la sua partecipata, Florio e nel 2003 dalla fusione delle due storiche Aziende Casa Vinicola Duca di Salaparuta S.p.A. e S.A.V.I Florio & C. S.p.A. nasce la Duca di Salaparuta S.p.A. Questo racconto si snoda tra l’ingresso della cantina, dove troneggia un mezzo busto del Duca Enrico che sembra dare il benvenuto, la vasta sala delle numerose botti, la nicchia dedicata al famoso Nero d’Avola in purezza, oggi considerato uno dei cento migliori vini al mondo, che porta il nome del Duca e la cantina vecchia del 1961 nelle cui botti di circa 25mila litri si affina, per circa un anno, il Corvo Rosso. Terminata la visita all’interno delle Cantine il viaggio continua nella Sala Eventi dove un video racconta la storia di un territorio e dei suoi vini con un uso sapiente delle immagini e dei suoni, iniziando così un percorso sensoriale che si sviluppa nella nuova Sala di Degustazione. Una grande sala bianca, con vista mare incorniciata da palme, dominata da un lungo tavolo in legno di rovere sul quale si svolge la degustazione in un percorso degustativo e sensoriale alla scoperta della modernità, dell’eleganza e della intensità dei vini siciliani Duca di Salapruta, Corvo e Florio, in abbinamento ad una selezione di specialità gastronomiche. A Winery Tasting Sicily è stato proposto STAR/Insolia e Chardonnay insieme a tartellette al salmone per creare l’idea di un bianco, fruttato e con note agrumate, come perfetto protagonista di un aperitivo/apericena. Non poteva mancare, servito con pane di timilia e funghi, il CORVO ROSSO, nero d’avola e nerello mascalese, che mantiene la stessa immagine di sempre, ma si alleggerisce nel grado alcolico. Con formaggi locali e pistacchio viene degustato il PASSO DELLE MULE, Nero d’Avola in purezza della Tenuta di Suor Marchesa dove terreno, clima e altitudine concorrono unitamente alla maturazione in barriques e a un lungo affinamento in bottiglia a dare vita a un vino complesso e strutturato. La degustazione si conclude con un Marsala Vergine DOC TERRE ARSE semisecco presentato con dolcetto alle mandorle del territorio ma che per le sue eclettiche caratteristiche si comporta bene anche come vino da aperitivo da abbinare a pesce affumicato e formaggi.

Una degustazione vini e una visita in cantina quelle vissute che appagano le curiosità e ti arricchiscono, che ti permettono di conoscere un mondo che deve sicuramente la sua forza al passato ma che oggi viene rispettato e valorizzato grazie alla innovazione, all’attenzione per la cultura e al rispetto del territorio.

Scopri di più sulle degustazioni del Duca di Salaparuta

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