La nostra cantina
Pantelleria ha alle spalle una tradizione agricola millenaria ed eroica. Sul suo suolo nero e rossastro, derivato da rocce bruciate e lava vulcanica, poche coltivazioni riescono ad attecchire, ma crescono rigogliose donando frutti di qualità eccelsa: dai capperi agli ulivi, agli agrumi, tutti protetti dai tradizionali giardini, e poi chiaramente l’uva zibibbo, da cui nascono i migliori vini bianchi di Pantelleria. La famiglia Pellegrino è presente sull’isola dal 1992 con una struttura di proprietà, ma non ha mai voluto acquistare terreni propri sull’isola. Ha sempre preferito affidarsi alle tradizioni locali dei suoi abitanti, custodi e detentori di un sapere millenario che si tramanda da padre in figlio; una scelta volta a sostenere l’economia di questo piccolo microcosmo. Nessuno, infatti, conosce meglio dei contadini panteschi i metodi di potatura e le pratiche agronomiche necessarie per ottenere il meglio dalle coltivazioni sui terreni impervi e selvaggi dell’isola. Minore è la resa per ettaro, maggiore sarà la qualità della produzione. Gli agricoltori panteschi, in conche scavate su questi terreni, allevano la vite ad alberello, il migliore sistema di coltivazione dell’uva, oggi riconosciuto patrimonio dell’Unesco. I grappoli vengono raccolti a mano, in cassette di massimo 10kg, per evitare il danneggiamento dei suoi acini.
È dunque grazie alla forza e al lavoro eroico dei suoi 350 conferitori che la Pellegrino è oggi leader del mercato nella produzione di vini di Pantelleria, ricavando da 300 ettari di terreno, circa 15.000 quintali di uva, che possono arrivare a un massimo di 30.000 quintali nelle migliori annate.