Nel cuore di Bagheria, tra la bellezza senza tempo della Villa Cattolica e il suggestivo cementificio dismesso, Cantine Duca di Salaparuta ha celebrato il suo bicentenario. Questo evento non è stato solo una celebrazione di un’importante pietra miliare, ma un’occasione per riflettere sulla profonda connessione tra arte, storia e vino che caratterizza il territorio siciliano.
“La teoria dei contrasti”: un documentario che esplora il dualismo di Bagheria
Presentato in anteprima negli spazi di Villa Cattolica, sede del Museo Guttuso, il documentario “La teoria dei contrasti”, diretto da Carlo Loforti e prodotto da Duca di Salaparuta, offre una riflessione affascinante sul dualismo intrinseco della realtà siciliana. Il film esplora il contrasto tra passato e presente, bellezza e bruttezza, arte e comunità, riflettendo la filosofia eraclitea che vede il conflitto come fonte di cambiamento e crescita.
Il documentario, patrocinato dai Comuni di Bagheria e Casteldaccia e realizzato dalla casa di produzione Just Maria, vede la partecipazione di figure di spicco come Rosario Lentini, Ignazio Buttitta, Paolo Pintacuda e Nico Bonomolo. “La teoria dei contrasti” non è solo un film, ma un viaggio emotivo che attraversa il paesaggio e la storia di Bagheria, Aspra, Mongerbino e Casteldaccia, offrendo una narrazione che intreccia memorie storiche e nuove visioni culturali.
Il futuro del progetto enoculturale Duca di Salaparuta
Duca di Salaparuta, con il suo progetto enoculturale, mira a valorizzare questo territorio e il suo patrimonio artistico, creando un legame indissolubile tra passato e presente, arte e comunità. Le nuove etichette dei vini Duca di Salaparuta celebrano la cultura attraverso opere di artisti come Renato Guttuso, Emilio Murdolo e Mimmo Pintacuda, trasformando i vini in ambasciatori del terroir eno-culturale del territorio. La linea varietale dei vini è adornata dall’opera “Paesaggio dell’Aspra” di Guttuso, con i suoi colori vivaci e pennellate distintive. Emilio Murdolo, maestro della pittura dei carretti siciliani e mentore di Guttuso, con la sua opera raffigurante Villa Valguarnera, luogo storico della prima vinificazione del Duca di Salaparuta, incornicia l’identità di Triskelè, una nuova espressione di Nero d’Avola. Mimmo Pintacuda, celebre fotografo di Bagheria, arricchisce la narrazione culturale con scatti in bianco e nero che catturano scorci, paesaggi e volti autentici della Sicilia, rappresentando la linea dei vini delle Tenute con un Grillo, un Vermentino e un Nero d’Avola che raccontano storie epiche e sincere.
La visione di Roberto Magnisi: passione e tradizione
Durante le celebrazioni, Roberto Magnisi, Direttore delle Cantine Duca di Salaparuta, ha condiviso la seguente riflessione sul legame tra arte e vino, considerandolo come una metafora del passaggio di tradizioni attraverso le generazioni:
“Il mondo degli artigiani, il mondo di chi lavora nutrendosi del territorio e dando dei frutti attraverso l’arte, si narra anche attraverso la contaminazione da padre in figlio. È un percorso che assomiglia molto al mondo del vino. Questo percorso è un cammino di uomini, di passione e di lascito. Il mondo enoico lo percepisce da sempre, vivendo questo territorio da 200 vendemmie e da 200 anni. Questa azienda è stata fondata da uomini come gli artigiani: da Giuseppe, il fondatore, a Edoardo, suo figlio, al nipote di Edoardo, Enrico, alla emancipata Topazia. Poi c’è un lascito alla comunità. L’azienda, nata in una famiglia nobiliare, diventa regionale. Sembrava tutto perduto, sembrava che tutto stesse affondando, come un oceano sconfinato senza approdo. Eppure, arrivano nuovi uomini. Un signore, piemontese, riscopre nella Sicilia la sua Africa e riaccende l’entusiasmo della Sicilia attraverso una varietà chiamata Nero d’Avola. Poi, nel 2001, arriva un’azienda del Nord che desidera acquistare. Eppure, c’è un uomo, innamorato perdutamente del territorio, che riedifica l’agricoltura, riconquista le tenute perdute nei secoli, ridà un’anima al progetto e fa sua questa sfida.
Oggi questo lascito tocca a noi. Questa sfida è nostra. Tocca a noi nutrirci nuovamente del territorio, nutrirci di collaborazione, di partner, di sentimento e della passione degli artisti. Questo docufilm è un atto di fiducia, necessario per non dimenticare il passato e affrontare il presente. Non dimentichiamo che ci sono nuove generazioni con voglia di esprimersi, che desiderano respirare questi territori, ridare colore a Monte Catalfano e raccontare nuovamente questo mare, questi uomini e questi artigiani del pane e del pesce, che con fatica quotidiana vivono il territorio con uno sguardo rivolto al presente, non solo al passato.
Abbiamo bisogno di presente per costruire il futuro.
Questo documentario diventa un atto di sfida per tutti, perché da soli non si può realizzare nulla. È un abbraccio a tutti coloro che possono essere partner in questo progetto: l’amministrazione, le realtà private, il mondo degli alberghi, i partner che costruiscono costantemente l’artigianato, e a chi si dedica alla gastronomia a Bagheria, Casteldaccia, Porticello. C’è ancora chi respira il passato con una catena chiamata emozione, legata alla passione”.
La celebrazione del 200° anniversario delle Cantine Duca di Salaparuta è stata un’occasione imperdibile per onorare l’essenza di Bagheria. Attraverso una serie di eventi e iniziative, l’azienda ha festeggiato due secoli di passione e dedizione, invitando tutti a scoprire e valorizzare il patrimonio culturale e naturale del territorio con uno sguardo rinnovato.
In questo contesto, il bicentenario delle Cantine Duca di Salaparuta e il documentario “La teoria dei contrasti” si configurano come due espressioni di una missione condivisa: onorare il passato per costruire un futuro ricco di significato e opportunità, intrecciando storia, arte e vino in un continuo percorso di crescita e scoperta.
Desideri visitare le cantine Duca di Salaparuta? Scopri le proposte enoturistiche.