LA STELLA DELLA PACE BRILLA SULLO SCIROCCO WINE FEST DI GIBELLINA

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Scirocco Wine Fest 2019 Gibellina

Recarsi a Gibellina significa entrare in una dimensione nuova, insolita, che ti incuriosisce per la mancanza di una sua immediata lettura. Sicuramente non ti aspetti di trovare il borgo dell’entroterra siciliano, sai bene che è stato distrutto dal terribile sisma del 1968, ma neppure immagini di entrare a far parte di un Museo En Plein Air da decifrare. La porta d’ingresso, che ti  accoglie presso lo svincolo per Salemi dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo, è una maestosa stella in acciaio alta ben 24 metri, chiamata dall’autore Pietro Consagra “Ingresso al Belice”, simbolo della rinascita di tutta la Valle. Percorrendo la città con le sue strade lunghe e larghe, le case basse e ordinate, inizi a respirare un’atmosfera mediterranea, fatta di elementi arabi e siciliani incastonati in una architettura postmoderna  e concettuale. Catturano subito l’attenzione l’enorme sfera bianca della Chiesa Madre di Gibellina progettata da Ludovico Quaroni; il Meeting, la scultura edificio polivalente di Consagra; il Municipio di Gregotti e Samonà con i pannelli in ceramica policroma di Carla Accardi, per poi scoprire che in ogni traversa, in ogni piazza, trovi sculture diverse che sono parte di un laboratorio di sperimentazione artistico-culturale che intende raccontare il nuovo cammino di una comunità duramente provata ma rinata con i forti lumi dell’arte e della cultura.

Nell’arte e nella terra la Nuova Gibellina ha oggi le sue forze motrici che si esprimono con forti valori e sentimenti di accoglienza e di apertura. 

Terra, arte, pluralismo culturale sono stati gli elementi che nelle giornate dello Scirocco Wine Fest hanno arricchito la mente e il cuore dei partecipanti all’evento.

Il vasto spazio del Nuovo sistema di Piazze, progettato da Franco Purini e Laura Thermes, ha accolto le numerose iniziative promosse dal gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi: degustazioni di vini e specialità gastronomiche mediterranee, master class, sfide di cucina, show cooking , ma anche spettacoli e incontri culturali brillantemente presentati da Federico Quaranta; con serate allietate dalla musica di Eugenio Bennato, Mario Incudine e Alessio Bondì, dalla parata-spettacolo tra musica, fuoco e acrobazie “Festa tra cielo e terra: libiamo ne’ lieti calici”, e dal gran finale con Cesare Bocci e Paola Turci, ospiti del premio Stella della Pace- Ludovico Corrao, organizzato dal Comune di Gibellina. Quattro giorni durante i quali il vento dello scirocco, che puntualmente si alzava la sera, univa i paesi del Mediterraneo al grande protagonista del territorio: il vino, che si faceva conoscere e apprezzare con le produzioni di Cantine Ermes- Tenute Orestiadi e che si confrontava con Francia, Turchia, Grecia, Malta. Paesi aventi in comune non solo il vento ma anche i vitigni, pensiamo ad esempio ai moscati; e soprattutto, come messo in evidenza nei wine tasting a cura di Cronache di gusto, paesi uniti dal Mare Nostrum che ha avuto un ruolo fondamentale nell’incontro di umanità dissimili e nello scambio, in un fluire di vicende che affermano il tratto distintivo della diversità come matrice della cultura mediterranea nel mondo della viticoltura e del vino.

Nelle masterclass non poteva mancare il Ludovico di Tenute Orestiadi, Rosso Sicilia IGT, in ricordo di un grande uomo Ludovico Corrao e del suo “sogno di rinascita del Belice”. Un sogno realizzato a Gibellina con il contributo dei suoi amici artisti, ma anche di tutta la comunità che ha creduto in lui e ha profuso il massimo impegno per rinascere. Lavorare in vigna, anche in quella denominata “Epicentro”, costruire il nuovo paese, mantenere la memoria del vecchio con l’installazione del Cretto di Burri, sudario disteso sulla città perduta come lo ha definito Sgarbi, ha oggi reso la città una realtà aperta alla crescita, forte di iniziativa e di sensibilità. Come espresso dalla creazione, da parte della Fondazione Orestiadi, del Museo delle Trame Mediterranee Gibellina presenta al mondo una Sicilia che intende rispettare il cammino di comunicazione, amicizia e solidarietà tra i “popoli del mare”. Un cammino di pace, portato avanti anche nell’ultima serata dalla manifestazione  “Stella della Pace Ludovico Corrao per il dialogo tra le culture mediterranee” che in questa sua prima edizione ha premiato, nella persona della dottoressa Annalaura Anselmi, l’organizzazione di Medici Senza Frontiere per l’importantissimo impegno messo al servizio della persona in tutte le emergenze umanitarie. Francesca Corrao e il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, hanno ricordato che il sogno di Ludovico Corrao era un sogno di pace; ben espresso anche dall’interpretazione dell’attore Cesare Bocci dei brani  “Sogno mediterraneo” di Corrao, “Solo andata” e “Preghiera laica” di Erri De Luca che ha toccato il cuore di tutti. Il contributo umano di tutti i partecipanti all’evento, compreso quello di Paola Turci, ha ulteriormente arricchito gli astanti del sentimento del dono; e proprio con l’intento di lasciare segno tangibile di tale impegno la cantina Tenute Orestiadi ha presentato, a conclusione di questa importante rassegna di Scirocco Wine Fest, il progetto di creazione, nei pressi dell’Orto Botanico, del “Vigneto del Mediterraneo” che sarà composto da tipologie di un’unica cultivar, il moscato, provenienti da diverse aree del Mediterraneo: ogni filare un Paese diverso. Qui verrà collocata anche l’installazione che nei giorni di Scirocco Wine Fest ha campeggiato al Sistema delle piazze, raffigurante il logo della rassegna: tre calici di colori diversi che si intersecano tra loro perché come afferma Rosario Di Maria, presidente del gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi  “Da Gibellina vogliamo lanciare un ponte sul Mediterraneo per creare dialogo, apertura e scambio. Siamo soddisfatti di questo progetto che, ancora una volta, ha celebrato il vino come forza aggregante e simbolo di confronto interculturale”. 

Il vino, le vecchie e nuove radici, l’arte e le emozioni che Gibellina ti dona sono un invito a tutti coloro che ancora non la conoscono, perché dalla curiosità nasce la conoscenza, dalla conoscenza si crea cultura…e solo la cultura può renderci più umani.

Ci vediamo il prossimo anno! Sempre a giugno, sempre a Gibellina con la nuova edizione dello Scirocco Wine Fest.  

Ad Maiora!

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