Due nuovi vini per la Cantina Murgo che punta sul vitigno autoctono laziale: Il Nero Buono

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Nero Buono Vini Murgo La Francescana

L’orizzonte Murgo si amplia e accoglie un vitigno autoctono laziale: il Nero Buono, per troppo tempo considerato scomparso, dandogli nuova vita in due forme: il Nero Buono fermo e il Nero Buono spumantizzato.

La Tenuta della Francescana, situata lungo la via Nettunense, appartiene alla famiglia Caffarelli da diversi secoli. Affonda le radici in una terra ricca di storia: dall’età dei Romani, come luogo di estrazione di tufo e pozzolana, alla Seconda Guerra Mondiale, momento in cui la Tenuta fu teatro della battaglia di Anzio, dando rifugio agli sfollati della pianura Pontina. In virtù della sua origine vulcanica, il terreno è vocato alla produzione vitivinicola: per tale ragione da diversi anni l’azienda Murgo punta alla valorizzazione di questo terroir, attraverso la coltivazione di vitigni autoctoni laziali cui si accompagnano anche vitigni internazionali.

La Tenuta della Francescana


MURGO E L’AUTOCTONO: IL NEROBUONO BRUT E NEROBUONO

Il vigneto di Nero Buono è stato impiantato nella Tenuta della Francescana nel 2012 per la prima volta.
Sebbene sia stato annoverato tra i vitigni scomparsi, questa varietà, tipica laziale ed originaria di Cori, è stata recentemente riscoperta da alcuni coraggiosi produttori. Grazie alle specifiche caratteristiche del terroir vulcanico della tenuta, esso esprime Nelle nostre condizioni esso esprime note ed aspetti sensoriali del tutto peculiari che danno a tale varietà una spiccata personalità. La coltivazione del Nero Buono prosegue la missione aziendale di Murgo, che dal ha puntato sul metodo classico da vitigni autoctoni. Oggi siamo felici di presentarvi i nostri due nuovi vini, il Nero Buono in versione ferma e spumantizzato con il Metodo classico.

SELEZIONE CAFFARELLI. IL MERLOT

La peculiarità di questo vino è la sua provenienza: nasce da un vitigno impiantato nel 2002 nel territorio della Tenuta della Francescana, che si sviluppa sovra una vasta area di gallerie sotterranee. Nel corso dei secoli, tali gallerie sono state adoperate per l’estrazione della pozzolana: solo durante la battaglia di Anzio, svoltasi/tenutasi durante la Seconda Guerra Mondiale, divennero anche luogo di rifugio per gli sfollati, civili e soldati, della pianura Pontina. La presenza di questi passaggi scavati nella terra dona ai nostri vini una qualità straordinaria: è proprio grazie a queste cavità, infatti, che viene incrementata la qualità della maturazione delle nostre uve grazie alla scarsa profondità del terreno sottostante.

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