Il Vinitaly presentato a Palermo crea nuove sinergie

0
254
Il Vinitaly presentato a Palermo crea nuove sinergie

Sarà un Vinitaly che trova tanti buoni motivi per essere celebrato con fiducia – e la fiducia è un sentimento che non si trova a buon mercato, si costruisce giorno dopo giorno, pardon vendemmia dopo vendemmia.
Questo Vinitaly del ritorno alla vita, quello della ripartenza, assume un valore ancora più significativo per la Sicilia che – oggi – torna a testa alta con le sue istituzioni rappresentative e nella pienezza delle responsabilità attribuite a questo nostro Assessorato – a Verona, con il rango e il ruolo dovuto al vino siciliano, ai suoi territori di pregio, a quel sistema di uomini e donne – di piccole e medie imprese ma anche di grandi marchi conosciuti – che costituiscono il vertice della piramide qualitativa del sistema agro alimentare siciliano nel suo complesso.

Siamo qui per ribadirne il valore, il profilo internazionale, l’azione innovativa sui processi produttivi, con un’impronta di sostenibilità alta e credibile nei fatti che sono il portato di scelte impegnative ma condivise.

Temi e sfide che devono trovarci sistemici nel pensiero e nell’azione. Il vino siciliano vince quando fa squadra e questo è una componente fondamentale della strategia che tutti insieme – come in un coro ricco di tante voci, anche soliste, ma che insieme raggiungono il risultato della coralità, dell’armonia e della bellezza. Innanzitutto il vino siciliano è BELLO.
Oggi, questo incontro con la stampa assume un valore diverso dal solito. La stretta di mano con Veronafiere, il suo Direttore Generale e l’intero organismo che lo dirige, non solo sana un pregresso che stava diventando un peso gravoso in termini di reputazione e credibilità delle nostre istituzioni, ma rischiava di compromettere anni di costruzione e di lavoro. Noi con spirito costruttivo abbia cambiato il verso.

Con Veronafiere intendiamo lavorare configurando una serie di sinergie di programmazione e intervento che devono rispondere ad un solo criterio: deve servire ad accrescere il valore dei nostri vini, delle nostre uve, migliorarne la comunicazione strategica sui mercati più competitivi, rendere il più ampio possibile il raggio di azione e di inclusione verso le politiche della sostenibilità ambientale ma anche economica e sociale del nostro produrre uve e vini di qualità, in grado di competere e di affermarsi innanzitutto con l’identità dei territori di riferimento, le nostre varietà di punta e di successo, ma anche quelle meno conosciute e più di nicchia.
Oggi abbiamo conseguito una maturità e una forza e una credibilità produttiva che non teme di cimentarsi sui mercati più competitivi ed esclusivi. C’è maggiore consapevolezza di cosa significhi produrre con qualità, piena tracciabilità di prodotto, dalla vigna alla cantina. In 10 anni la DOC Sicilia ha generato uno scenario diverso. Le istituzioni di questa regione – e lo rivendicano con forza – sono state al fianco di questo progetto, l’hanno supportato, strutturato e promosso.
Lo strumento consortile in regime Erga Omnes – è la DOC Sicilia ed è il principale, ma non l’unico nella regione, ad avere questa configurazione giuridica – sono uno strumento – forte e credibile – a sostegno di un percorso che deve sempre più affinarsi, con obiettivi, condivisi, plurali nelle soggettività coinvolte, rappresentative di un movimento di rinascita e rilancio – costante dell’agricoltura siciliana che, non può restare ferma al passato e al presente, deve guardare e preparare il futuro.
Noi ci mettiamo tutta la nostra passione e tutto il nostro impegno per assicurare un quadro di certezze, di affiancamento nello sviluppo dei mercati, anche nelle modalità con cui vengono presidiati, guardando alle nuove tecnologie, alle nuove professionalità e la formazione che lavora in sinergia con le università e lo stesso mondo produttivo. Le risorse umane, la loro preparazione, la loro prospettiva di vita professionale sono fattori decisivi, insieme alla ricerca, allo studio del clima, le carte sono finalmente in regola con
Veronafiere, convinti che ciò che era stato motivo di negatività e incomprensione, non solo è stato superato ma si è generata una vera e più stringente sinergia tra la nostra regione e l’Ente fieristico, riallacciando quei fili connettivi che il vino siciliano deve poter alimentare con il sistema del vino italiano di qualità nel suo complesso e Verona – in questo scenario – è un player di primazia assoluta. Si volta pagina e devo dire che trovo ancora più indicativo il fatto che Veronafiere e il Direttore Generale della Fiera di Verona abbia voluto indire una delle due conferenze stampa di presentazione del Vinitaly, proprio a Palermo e con il nostro apporto.

Il Vinitaly presentato a Palermo crea nuove sinergie winerytstingsicily
Il Vinitaly presentato a Palermo crea nuove sinergie

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.