Vendemmia 2024 nella Sicilia occidentale: un quadro a tinte contrastanti

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Vendemmia Sicilia 2024
Vendemmia Sicilia 2024

La vendemmia 2024 in Sicilia è iniziata con un quadro a tinte contrastanti. Mentre alcune aree, come quelle delle province di Palermo e Trapani, prevedono una raccolta di qualità grazie a uve sane e condizioni climatiche favorevoli, altre zone, in particolare l’areale mazarese, sono state duramente colpite dalla siccità, con perdite che raggiungono il 70%.

Zone meno colpite:
Nelle aree meno colpite dalla siccità, la vendemmia è iniziata con ottimismo. Le uve sono in buone condizioni, grazie anche all’assenza di malattie come la peronospora, favorita dall’andamento climatico secco. In alcune zone, l’utilizzo di laghetti privati e riserve idriche ha permesso di mitigare gli effetti della siccità, garantendo una produzione di qualità.

Zone più colpite:
Al contrario, nelle zone più colpite, come l’areale mazarese, la situazione è drammatica. La mancanza d’acqua ha compromesso la produzione, con perdite significative. La diga Trinità, a Castelvetrano, non può essere utilizzata a pieno regime a causa di problemi di sicurezza, lasciando centinaia di aziende agricole senza acqua sufficiente per l’irrigazione.

Interventi e prospettive:

La Cia Sicilia Occidentale ha lanciato un appello alle istituzioni per affrontare la crisi idrica, proponendo soluzioni come l’uso di acque reflue e la costruzione di nuovi pozzi. La Regione Siciliana ha stanziato fondi per sostenere gli allevatori colpiti dalla siccità e sta lavorando a misure per garantire l’irrigazione dei terreni. Nonostante le difficoltà, i produttori siciliani dimostrano resilienza e determinazione nel proteggere le loro coltivazioni. La speranza è che gli interventi istituzionali possano mitigare gli effetti della siccità e garantire un futuro sostenibile all’agricoltura siciliana.