Perché visitare le Cantine Pellegrino?

Per ricostruire un passato ricco di 140 anni di successo e conoscere un forte presente foriero di progettualità.

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Terre Siciliane Rosato IGT Albarìa tramonto Marsala

Se vi trovate nella Sicilia occidentale, se amate i vini siciliani e anche la storia antica, l’enogastronomia e il magnifico panorama delle Isole Egadi, regalatevi l’esperienza della visita alle Cantine Pellegrino

Scoprirete la forza di una famiglia di viticoltori che da ben 140 anni si impegna nella diffusione del Made in Sicily nel mondo. L’azienda, nata nel 1880, dal notaio Paolo, viticoltore per passione, ha inizialmente decretato il successo del famoso vino siciliano Marsala. Oggi, guidata dai discendenti dei fondatori, rappresenta una delle più floride e importanti realtà vitivinicole dell’isola con la produzione di numerose e apprezzate linee.

Scoprirete che il passato con la forza della storia abbraccia un presente che punta all’innovazione e delinea un futuro ricco di progettualità.

Il passato lo vedrete negli scavi punici rinvenuti nei basamenti della cantina, nell’albero genealogico della famiglia, nelle oltre mille botti di rovere ben disposte lungo i corridoi della grande Cantina storica dove ancora si affina il marsala, nelle collezioni di attrezzi agricoli, nei cinque carretti siciliani del XIX secolo traboccanti di cultura, nel calco in gesso della nave punica del 241 a.C. che l’archeologa Honor Frost donò ai Pellegrino come ringraziamento per averne finanziato il recupero, nel ricchissimo archivio Ingham-Whitaker prezioso documento in  centodieci volumi della nascita e del commercio del Marsala.

Il presente vi accoglie nello spazio innovativo, dalle architetture avanguardiste, dell’Ouverture e nelle Torri, testimonianza di archeologia industriale che ha trasformato ex silos in un ambiente dove godere del panorama mozzafiato dello Stagnone e delle isole Egadi.  

Eleganti location dove potrete apprezzare il vino e i piatti della tradizione.

I vini presenti nella produzione Pellegrino sono diversi. Potrete scegliere di degustare grandi vini bianchi e rossi spaziando tra monovitigni, autoctoni bio, sensoriali, Tenute di Famiglia, Cru (da non perdere ISESI, un Bianco Doc di Pantelleria espressione autentica di questa isola selvaggia; e Tripudium il rosso che rappresenta ogni anno la più alta espressione qualitativa della vendemmia); assaggiare i moscati e passiti di Pantelleria, i Liquorosi Bio da uve Zibibbo e Malvasia, e accostarvi con calma e curiosità al Marsala

Un mondo vasto in cui muoversi quello del marsala: dalla Single Barrel, della famosa botte di rovere numero 167 che ha donato un Marsala secco affinato oltre 15 anni e dal gusto unico; a Soleras e Riserve; all’amaro Batò.

Sicuramente vi colpirà una linea marsala che, rispettando la propria storia e unicità, mette da parte signori ingessati e sigari per strizzare l’occhio ai giovani e al mondo della mixology con un accattivante stile New vintage e bottiglie che richiamano quelle degli Spirit.

Una vera e propria “Marsala Revolution” guidata da storici pionieri del prodotto come Anita Garibaldi, Horatio Nelson, Joseph Whitaker, Benjamin Ingham, John Woodhouse che nelle presenti etichette informalmente diventano Anita, Horatio, Uncle Joseph, Big Benjamin, Old John. 

Del resto, ci vuole stile e personalità per il cocktail perfetto!

Nel presente dell’azienda troverete il neonato “Albarìa” presentato dalla cantina Pellegrino, in occasione del 140esimo anno di fondazione, con un polisensoriale concerto della pianista Sinforosa Petralia, tenutosi nello splendido scenario del “Teatro a Mare Albarìa Pellegrino”.  La realtà davvero unica delle saline, nella riserva  naturale dello Stagnone, con la sua luce penetrante che nel meriggio si tinge di rosa, rappresenta bene le note di questo vino rosato prodotto da uve frappato in purezza.

Tra i più recenti investimenti della Pellegrino, infatti, è bene ricordare l’impianto di vigneti di Frappato e Grillo nelle Tenute di Famiglia, come testimonianza del grande impegno della famiglia nella salvaguardia delle varietà autoctone del territorio. Anche l’attenzione alla sostenibilità ambientale è sempre presente, così come quella per gli investimenti in marketing e risorse umane. Una recente ottimizzazione della rete vendita che copre ogni regione in Italia, investimenti importanti in comunicazione, degustazioni, masterclass e laboratori danno vita al presente Universo Pellegrino e rendono il futuro ricco di progettualità.

La famiglia Pellegrino sempre, con scelte green oriented e nel nome della sostenibilità e del biologico, intende rispettare sempre più la propria terra con una coltivazione biologica e una gestione agronomica in equilibrio con l’ambiente, per valorizzare la particolarità di terroir e microclimi unici, come ad esempio quelli di Pantelleria, e la viticoltura eroica. 

Inoltre, con l’obiettivo di diventare un grande polo turistico attrattivo della Sicilia occidentale, l’azienda mira soprattutto al miglioramento dell’accoglienza enoturistica arricchendo, in particolar modo, il percorso di visita delle cantine storiche di nuovi contenuti e di nuovi spazi.

Ultima e significativa realtà che vi consiglio di attenzionare durante la vostra piacevole visita alle cantine Pellegrino. In tutta la struttura è presente l’installazione artistica “Fili Rossi” concepita per creare fisicamente il legame tra presente e passato, che ho cercato di descrivere in questo articolo, e simbolicamente riprodurre il futuro con il processo di trasformazione del vino dalla terra al prodotto.

Se vi ho incuriosito e desiderate scoprire molto di più, potete prenotare una visita alle Cantine Pellegrino su  winerytastingsicily.com

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