Vinitaly 2024: La Sicilia che piace, giovane e di cuore!

Vinitaly 2024: La Sicilia, terra di eccellenza enologica

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Vinitaly 2024: La Sicilia che piace, giovane e di cuore!
Vinitaly 2024: La Sicilia che piace, giovane e di cuore!

Il 56° Salone Internazionale del Vino e dei Distillati di Verona ha chiuso oggi le sue porte, lasciando dietro di sé un’atmosfera carica di eccellenza e passione per il mondo del vino. Con una partecipazione straordinaria di oltre 97.000 visitatori provenienti da tutto il mondo, l’evento si conferma uno degli appuntamenti più importanti nel panorama vinicolo mondiale.

La presenza di oltre 30.000 operatori esteri, tra cui 1200 top buyer selezionati, ha sottolineato l’importanza del Vinitaly come piattaforma di scambio commerciale e di promozione dei vini italiani sul mercato globale. In questo scenario, la Sicilia si è distinta, presentando una straordinaria varietà di vini e oli extravergini di oliva che rappresentano la ricchezza e la diversità del territorio isolano.

Con oltre 140 cantine e la partecipazione dei 12 Consorzi di tutela regionali, il Padiglione siciliano è stato uno dei più frequentati e apprezzati dagli operatori del settore e dagli appassionati di vino. In particolare, il Padiglione 2 Sicilia ha avuto un ruolo significativo, essendo il secondo più visitato dopo quello del Veneto, confermando così la Sicilia come una delle destinazioni preferite per chi cerca vini di alta qualità.

I numerosi eventi organizzati presso la meeting hall della Regione Siciliana, inclusi i percorsi enogastronomici delle “Strade del Vino e dei Sapori”, le degustazioni condotte dal rinomato Master of Wine Pietro Russo e le tavole rotonde fra produttori, hanno evidenziato l’eclettismo e la ricchezza culturale dell’isola.

Il Vinitaly 2024 è stato anche un crocevia di iniziative e dibattiti di rilevanza culturale e sociale. Si è tenuto a cuore il tema del rispetto, con la commemorazione di Marisa Leo, una figura di spicco nel mondo del vino e dell’attivismo sociale, tragicamente scomparsa nel 2023. L’evento ha inoltre visto la nascita dell’associazione “Generazione Next”, un’organizzazione che riunisce le nuove generazioni di produttori siciliani con l’obiettivo di portare avanti la tradizione vitivinicola dell’isola con una prospettiva innovativa.

La questione del cambiamento climatico ha assunto un ruolo centrale nei dibattiti, spingendo i produttori siciliani a investire nelle varietà autoctone, considerate autentiche risorse genetiche per affrontare le sfide ambientali. Il Vitrarolo, ad esempio, con le sue caratteristiche genetiche, si è dimostrato resiliente in situazioni di stress idrico ed ambientale. Inoltre, è emerso che alcuni cloni di Nero d’Avola e Grillo, vitigni autoctoni storici, offrono indicazioni valide per mitigare gli effetti della siccità.

Foto Next  Generrazione Assovini Sicilai
Foto Next Generrazione Assovini Sicilai

Il sorpasso dei vini bianchi sui rossi è emerso come tema di discussione significativo, evidenziando un cambiamento nei gusti dei consumatori che mostra una preferenza per vini meno impegnativi e più leggeri. In particolare, i consumatori della Generazione Z prediligono vini bianchi nel 30% dei casi, seguiti da spumanti al 20% e rosati al 4%, mentre i vini rossi rappresentano il 46% della scelta complessiva. È interessante notare che questa preferenza per i vini bianchi non significa necessariamente un declino dei vini rossi, ma piuttosto una preferenza per vini rossi meno alcolici.

Tra i dati statistici salienti della partecipazione siciliana al Vinitaly 2024:

  • La produzione di vino a base di Grillo ha segnato un notevole raddoppio rispetto agli anni precedenti, oggi se ne producono 23 milioni, sette anni fa erano solo 12. Si punta anche sul Catarratto, il quale ha dato vita al progetto delle ‘Famiglie storiche del Carattatto’, un gruppo di aziende che si stanno mettendo insieme per fare squadra e far rinascere il vitigno vinificandolo in maniera moderna.
  • L’olio extravergine di oliva siciliano, con denominazione IGP, ha confermato la sua posizione di leader nella produzione nazionale, superando la rinomata produzione toscana.Ad oggi la produzione conta un milione e mezzo di bottiglie con la denominazione “IGP Sicilia”. 
  • La Sicilia continua a distinguersi nel settore biologico, confermandosi come leader nazionale nella produzione di vini biologici.

La partecipazione attiva delle nuove generazioni nel settore vitivinicolo siciliano è stata evidente durante il Vinitaly 2024. Giovani produttori e enologi hanno portato avanti tradizioni secolari con un tocco di innovazione, contribuendo a mantenere viva l’eredità enologica della Sicilia e a anticipare le tendenze future del mercato.

Il vino siciliano va avanti sulle gambe dei giovani grazie al lavoro visionario che i loro nonni e i loro genitori hanno realizzato, trasformando la terra dei vini sfusi in un brand enologico internazionale. Adesso lasciamo fare ai giovani”

Dario Cartabellotta, direttore dell’assessorato regionale all’Agricoltura

Il successo della Sicilia al Vinitaly 2024 conferma la sua posizione di primo piano nel mondo del vino e dell’olio extravergine di oliva, rafforzando il suo ruolo di ambasciatore della tradizione enologica italiana e gettando le basi per ulteriori successi nel futuro.

Vinitaly 2025 dal 6 al 9 aprile
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