Terroir e Vitigni: L’Etna e la Franciacorta, un incontro di bollicine indimenticabile

Un legame enologico tra due terre distanti, un'amicizia che celebra la passione per il vino da oltre 35 anni.

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Tenuta del Gelso Tenute Mannino Terroir e vitigni mount etna landscape
Tenuta del Gelso Tenute Mannino Terroir e vitigni

La seconda edizione dell’evento “Terroir e Vitigni: L’Etna incontra la Franciacorta” ha stupito i partecipanti per la qualità dei contenuti e l’eccellenza dei prodotti presentati a Tenuta del Gelso. Questo evento, nato con l’obiettivo di diffondere la cultura del vino, ha permesso di scoprire realtà vitivinicole diverse e distanti tra loro, come nel caso dell’incontro tra l’Etna di Tenute Mannino e la Franciacorta di Ricci Curbastro. Nonostante le profonde differenze di terroir, queste realtà vitivinicole sono accomunate da un profondo rispetto per l’amicizia e per il proprio lavoro. 

L’incontro tra Giuseppe Mannino, un’importante famiglia produttrice nel territorio etneo sin dal 1800, e Riccardo Ricci Curbastro, azienda giunta alla diciottesima generazione nella Franciacorta, è stato un momento di amicizia che ha testimoniato una storia di lungimiranza, sacrificio e impegno per la sostenibilità.

La Masterclass “Dall’Etna alla Franciacorta: Suoli e mineralità a confronto” ha esaminato le affinità e le differenze tra i due territori. Grazie al contributo di Giorgio Mannino, si è affermato che il concetto di terroir rappresenta un insieme ricco di magia e incanto, formato dall’interazione di numerosi fattori, tra cui quelli ambientali, climatici, legati alla coltivazione e all’intervento umano. È emerso con chiarezza che a determinare l’unicità del vino spumante non è tanto la parte tecnica, quanto piuttosto il terroir stesso.

Questa unicità si è manifestata attraverso le quattro eccellenze enologiche degustate. Gli spumanti etnei di Tenute Mannino e i Franciacorta di Ricci Curbastro sono espressioni diverse di bollicine, ma condividono eleganza, bellezza e freschezza. 

Tenendo presente due chiare affermazioni: “Il vino al naso deve portarti dove nasce” (Riccardo Ricci Curbastro) e “I miei vini devono essere tipici” (Giuseppe Mannino), la masterclass si è svolta tra idee, visioni e racconti familiari, oltre che racconti di tenacia dei due produttori. 

Il sommelier Marco Marcialis, nella sua abilità di perfetto nocchiere, ha guidato la degustazione iniziando con il Franciacorta Extra Brut 2019 di Ricci Curbastro. Questo spumante, ottenuto con una distribuzione equa al cinquanta per cento di Chardonnay e Pinot Nero, regala al palato le emozioni di un tipico Franciacorta amato dagli appassionati, grazie alle sue note decise e all’eleganza derivante dalla fermentazione in legno. Si tratta di un Franciacorta di personalità che merita di essere ricordato.

A seguire, è stato degustato il Caterina di Plachi Etna doc Rosato 2018 di Tenute Mannino, un eccellente esempio di come il nerello mascalese della Contrada Bragaseggi, a Castiglione di Sicilia, possa esaltare il sapore di questo eccezionale spumante rosato, mettendo in evidenza le tipiche note vulcaniche. La semplicità e la tradizione permettono di riconoscere il carattere distintivo di questo vino millesimato.

Il Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2013 di Ricci Curbastro, dedicato al padre di Riccardo, è il risultato di un ciclo produttivo sperimentale che presto verrà inserito nel disciplinare. Questo Franciacorta ha la particolarità di maturare per 10 anni senza invecchiare, durante la lunga evoluzione a contatto con i lieviti, senza l’aggiunta esterna del dosaggio. Acquistare una delle diecimila bottiglie prodotte annualmente significa concedersi un’emozione davvero unica.

Infine, il Caterina di Plachi Etna doc Brut bianco 2013 di Tenute Mannino, dono di Giuseppe alla moglie in occasione delle loro nozze d’argento, è stato un calice perfetto per dimostrare che tutto ciò che viene concepito con amore rimane sempre delicato, fresco, unico e prezioso. 

La masterclass si è conclusa con una degustazione alla cieca dell’intruso” MEL4 Sidro di mele Dry di Ricci Curbastro. Caratterizzato da un perlage fine e delicato, questo sidro spumantizzato è perfetto per la mixology.

Nel corso della serata, svoltasi a bordo piscina, si è respirata un’atmosfera festosa, piacevole e frizzante. Le etichette di Tenute Mannino e Ricci Curbastro hanno accompagnato un menu ispirato alle tradizioni culinarie siciliane, creando un connubio perfetto tra vini e piatti. La musica e le chiacchierate tra amici hanno reso l’evento vivace e coinvolgente. Sciabolate, brindisi e il momento del taglio della torta hanno aggiunto un tocco di gioia e celebrazione, rendendo l’intera esperienza ancora più piacevole.

L’evento si è rivelato un successo, deliziando gli ospiti con una miriade di bollicine.

Durante la serata, il sommelier Marco Marcialis ha condiviso una simpatica curiosità: “Sapete quante bollicine ci sono in un calice? Un calice ci regala l’emozione di sei milioni di bollicine e di freschezza.” 

Con queste bollicine brindiamo a Terroir e Vitigni, e a tutti noi. Alla Salute!

Intervista a Giuseppe Mannino e Riccardo Ricci Curbastro a Terroir e Vitigni: L’Etna incontra la Franciacorta