Cinque lustri di Sicilia: Assovini festeggia i suoi 25 anni insieme ai 20 anni di Sicilia en Primeur!

Celebrato a Cefalù il doppio anniversario dell'associazione e dell'evento Sicilia en Primeur.

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Cinque lustri di Sicilia: Assovini festeggia i suoi 25 anni insieme ai 20 anni di Sicilia en Primeur!
Cinque lustri di Sicilia: Assovini festeggia i suoi 25 anni insieme ai 20 anni di Sicilia en Primeur!

Doppio brindisi per Assovini Sicilia: l’associazione festeggia venticinque anni di successi e vent’anni dalla prima edizione di Sicilia en Primeur, l’evento dedicato alla stampa che presenta l’ultima annata dei vini siciliani.

Cefalù ha fatto da cornice a questa ricorrenza speciale, ospitando dal 9 all’11 maggio Sicilia en Primeur 2024. Un’edizione da record che ha visto la partecipazione di oltre cento giornalisti da tutto il mondo, dieci tour enogastronomici, cinque masterclass, cinquantanove cantine siciliane e più di trecento etichette in degustazione.

Il tema scelto per questa edizione, “Coltivare il futuro”, riflette sui successi dei primi venticinque anni, sottolineando il ruolo di Assovini Sicilia come protagonista e testimone del rinascimento enologico siciliano. Tutto è iniziato nel 1998 quando Diego Planeta, Lucio Tasca d’Almerita e Giacomo Rallo firmarono l’atto fondativo di Assovini Sicilia. Otto aziende pioniere si unirono a loro, diventando i primi membri dell’associazione.

Ora, un quarto di secolo dopo, la visione dei “padri fondatori” di attribuire valore culturale, promozionale e narrativo al vino siciliano è diventata realtà. Assovini Sicilia è stata in prima linea in questa trasformazione, dimostrando non solo la qualità della produzione vinicola siciliana, ma anche la competitività del suo profilo manageriale, il ruolo del vino come ambasciatore culturale a livello globale e lo spirito vincente del lavoro di squadra in Sicilia.

Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, ha espresso il suo orgoglio nel rappresentare un’associazione che ha sempre trasmesso e promosso un’immagine contemporanea della Sicilia, legata alle tradizioni ma anche dinamica ed elegante. Ha attribuito il coraggio a coloro che hanno creduto nell’associazionismo, sfidando le resistenze culturali e lavorando insieme senza cercare gloria personale. Oggi la Sicilia è un marchio di potente valore culturale e appeal internazionale.

Il percorso degli straordinari primi venticinque anni, narrato attraverso un video e esplorato in vari temi – dall’evoluzione dei vigneti al valore culturale del vino, dalla percezione nel mercato americano al turismo enogastronomico e alla Next Generation – ha costituito il nucleo della conferenza “Coltivare il Futuro”. L’evento, moderato da Gioacchino Bonsignore, giornalista di Mediaset, si è tenuto nel complesso monumentale di San Domenico a Cefalù. Matteo Zoppas, presidente dell’ICE, ha partecipato, elogiando i vini siciliani per la loro storia, unicità e potenziale di crescita nei mercati esteri.

Riflettendo sulla storia dell’associazionismo all’interno di Assovini Sicilia, Alessandro Regoli, direttore di Winenews, ha tracciato un parallelo con l’evoluzione della lingua italiana, sottolineando il ruolo chiave della Sicilia nel ridefinire la comunicazione contemporanea sul vino.

«È un po’ come è avvenuto per la lingua italiana: è nata nella Firenze di Dante, nel Trecento, ma la precorritrice è la Scuola Siciliana della corte dello “Stupor Mundi”, Federico II di Svevia, nel Duecento.
Le “Anteprime” sono nate negli anni Novanta in Toscana, ma è “Sicilia en Primeur” con la sua formula fin da subito itinerante, due decenni fa, ad aver gettato le basi della comunicazione contemporanea, nella quale il vino non mostra solo se stesso nel calice, ma diventa il “medium” per raccontare le bellezze dei territori che fanno della Sicilia un vero e proprio “continente” enoico. Per questo si può parlare di un “Rinascimento” della Sicilia del vino in viticoltura, nel fare impresa e di immagine, frutto di quello che è il vero “miracolo”: avere una visione comune che fa stare uniti nonostante le proprie diversità, e che ha ispirato i tre “tenori” del vino siciliano, Diego Planeta, Giacomo Rallo e Lucio Tasca, e che oggi ispira le cento cantine Assovini»

Alessandro Regoli direttore di Winenews

Con Assovini Sicilia, l’isola ha superato i propri confini, raggiungendo mercati in tutto il mondo con la qualità del suo vino. Monica Lerner, critica vinicola statunitense per Robert Parker Wine Advocate, ha attestato l’emergere del vino siciliano a livello globale.

«Ho assistito in prima persona al rinascimento del vino siciliano in questi ultimi vent’anni e, scrivere dei vini della Sicilia mi ha regalato alcuni dei momenti professionali più gratificanti. Sono profondamente convinta che il brillante futuro del vino italiano inizia qui, in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo»

 Monica Lerner, giornalista e wine critic statunitense per Robert Parker Wine Advocate.

Alessio Planeta, Antonio Rallo e Alberto Tasca, figli dei fondatori originali, hanno ereditato e portato avanti la visione iniziale di lavoro di squadra collaborativo che ha gettato le basi del successo di Assovini Sicilia.

Alessio Planeta ha descritto le epoche storiche della viticoltura siciliana – dall’incanto del passato al fervore degli anni ’80 e alla vitalità del nuovo millennio – sottolineando l’importanza di intrecciare esperienze passate con innovazione per plasmare il futuro.

«Ogni fase racconta una storia, intessuta con numeri, tendenze e varietà che riflettono il nostro impegno per il futuro. Non è solo un esercizio di riflessione, ma un ponte verso il domani, plasmato dall’esperienza familiare e dall’innovazione. In un mondo in cui esportiamo in 75 mercati, operando in cinque regioni siciliane diverse, ci affidiamo alla saggezza dei nostri predecessori, come mio zio Diego Planeta, e alla nostra visione» 

Alessio Planeta, ceo e presidente di Planeta Winery e past president di Assovini Sicilia

Negli ultimi venticinque anni, Assovini Sicilia ha dimostrato la sua capacità di innovazione, abbracciando lo spirito dei tempi e le nuove frontiere, come la sostenibilità ambientale, contribuendo anche alla nascita della Fondazione SOStain Sicilia come evidenziato da Alberto Tasca

«L’esperienza della Fondazione SOStain integra e si inserisce perfettamente nell’associazionismo di Assovini Sicilia. Ed è così che, proseguendo nel solco della positiva esperienza di associazionismo insegnataci da Assovini, nel 2020 è nata la Fondazione SOStain Sicilia, il cui obiettivo è accompagnare le cantine verso la misurazione dell’impatto che la loro azione ha sull’ecosistema.  Alla Fondazione SOStain Sicilia ad oggi hanno aderito ben 43 cantine siciliane che, facendo rete, si confrontano su temi diversi utilizzando il contradditorio non più come presa di posizione ma come crescita reciproca»

Alberto Tasca, presidente della Fondazione SOStain Sicilia

Le cantine siciliane si stanno evolvendo, abbracciando la tradizione e allo stesso tempo guardando al futuro. L’84,8% delle aziende ha infatti implementato servizi enoturistici che vanno oltre la semplice degustazione, offrendo vere e proprie esperienze immersive nel mondo del vino. Questo trend, che si inserisce nel turismo esperienziale, permette ai visitatori di conoscere meglio il vino e la sua produzione, creando un legame emotivo con il territorio e i suoi prodotti.

Altro aspetto fondamentale è il passaggio generazionale, con il 78% delle cantine che ha già integrato giovani nella gestione. Il gruppo “Generazione Next”, che riunisce gli under 40, sta portando nuove idee e nuove energie nel settore, definendo strategie per la comunicazione, la formazione e la valorizzazione del territorio.

Come sottolinea Giovanna Gregori, executive director AIDAF, questi giovani hanno una visione chiara del futuro e sono pronti a trasformare i modelli di business, non solo nel settore vitivinicolo siciliano ma in tutti i settori e le geografie. Il loro contributo è fondamentale per il futuro del vino siciliano e per garantire la continuità di una tradizione che affonda le sue radici nella storia dell’isola.

Sicilia en Primeur, l’evento ideato e organizzato da Assovini Sicilia fin dal 2004, quest’anno compie vent’anni dalla sua prima edizione. Una manifestazione itinerante che ha fondato il suo successo su un format vincente: affiancare all’anteprima dei vini dell’ultima annata la visita delle cantine e dei territori, raccontando le bellezze storico-archeologiche e paesaggistiche della Sicilia attraverso lo storytelling del vino.

«Con Sicilia en Primeur il vino diventa strumento di narrazione non solo del patrimonio vinicolo ma anche del patrimonio umano e storico della Sicilia. Il vino è il filo conduttore che unisce le storie dei produttori a quelle dei territori, intreccia racconti, unisce tasselli di un mosaico unico dove la Sicilia è uno straordinario continente vitivinicolo»

Mariangela Cambria presidente di Assovini Sicilia